top of page

Sperimentazione

​​Cosmetici 
 

Dopo 23 anni di lotte e promesse disattese, l'11 marzo 2013 è entrato in vigore l'ultimo decisivo stop previsto dalla Direttiva legiferante in materia, che impone il divieto di sperimentare su animali, o importare, anche gli ingredienti dei cosmetici. Una svolta epocale raggiunta con fatica e con l'impegno della LAV, della European Coalition to end animal experiments e delle aziende cruelty-free. Mai più animali intossicati dai profumi e bruciati da creme e saponi: ne sono morti così ogni anno a migliaia. Ora questi animali sono salvi! Dopo questa decisione tutte le marche di make up più importanti hanno dovuto adattarsi e non testare più i loro prodotti sugli animali.

 Aurora Sartori

In realtà non tutti i ricercatori sono uguali, spesso la sperimentazione è spinta da grandi domande morali. Gli animali impiegati per la sperimentazione sarebbero sottoposti a delle regole così che non debbano subire torture inutili. Inoltre, tutti i farmaci pensati per curare gli esemplari da compagnia, le specie selvatiche e quelle protette, sono passati per la sperimentazione animale.

Al centro di tutto il discorso ci sono appunto gli animali che sono considerati come esseri capaci di provare dolore, paura ed emozioni e il loro utilizzo in ambito scientifico sarebbe una prevaricazione del genere umano sulle altre specie esistenti.

Altro punto fondamentale è che ci sarebbe troppa differenza biologica tra l’uomo e le altre specie animali, tanto che una molecola efficace sul topo non è detto che lo sia anche sull’uomo. Molti pensano che possano esistere metodi alternativi, che escludano totalmente il ricorso degli animali. Già oggi la scienza potrebbe raggiungere ottimi risultati in questo senso ma non vi sarebbe sufficiente impegno perché proprio l’assenza di uno stop generalizzato non incentiverebbe la strada verso metodologie etiche. Vi sarebbero precisi interessi economici che impedirebbero l’assunzione di standard più eticamente accettabili. Il mercato farmaceutico avvantaggerebbe la sperimentazione animale perché più economica rispetto alle alternative, le ragioni di denaro prevarrebbero su quelle morali. Emerge inoltre con prepotenza anche il concetto di uguaglianza fra le specie, detto anche “antispecismo”. L’uomo non può permettersi di sottomettere le altre specie animali semplicemente perché dotato di parola. Per questo motivo, la sperimentazione animale non sarebbe accettabile, perché si costituirebbe come una dimostrazione di forza sugli altri animali, quest’ultimi privati del diritto alla libertà.

                                                                 

Aurora Sartori

Buongiorno a tutti amanti degli animali!

Aprirò la mia rubrica con un articolo che mira ad illustrare i pro e i contro della sperimentazione animale a scopo medico. Il dibattito su questo argomento ha nell’ultimo periodo prepotentemente invaso i media tradizionali e le comunicazioni in Rete. In un simile contesto, dove basta accedere a Facebook per essere bombardati da link e condivisioni sull’impiego di animali per la ricerca scientifica, non è semplice maturare un’opinione consapevole.

Prima di addentrarsi nella spiegazione delle ragioni pro e contro, è doveroso chiarire uno dei concetti più fraintesi sui social network: la differenza tra vivisezione e sperimentazione animale.

Con vivisezione si intendono le pratiche di ricerca che prevedono un intervento chirurgico su un animale in vita; la sperimentazione animale invece è lo studio condotto su animali in vari ambiti della ricerca, che prevede la somministrazione di molecole per studiare la reazione dell’organismo all’esposizione o all’assunzione. A differenza della vivisezione, non prevede interventi chirurgici sugli animali, questo avviene solo in caso di decesso. la sperimentazione animale valuta il rischio di utilizzo di una sostanza prima che questa venga testata sull’uomo, permettendo di definirne le dosi minime e massime e le eventuali incompatibilità. E’ una misura di tutela per l’uomo. La scienza si sta specializzando sempre più per trovare dei metodi alternativi ma purtroppo non tutti gli ambiti scientifici fornirebbero sufficienti alternative. Dunque un divieto alla sperimentazione, di conseguenza, bloccherebbe l’evoluzione scientifica e le chance di trovare soluzioni a malattie oggi incurabili. Gli animali sono esseri viventi dotati di sensibilità ma non sarebbe comunque etico sperimentare direttamente sull’uomo. 

© 2014 La fattoria degli animali -Tutti i diritti riservati

Seguici su facebook

  • Facebook quadrato nero
  • Quadrato nero Google+

Seguici su Google+

La fattoria degli animali è un settimanale online creato per un progetto universitario del corso Editoria Multimediale dell'Università di Pavia.

bottom of page