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Lo sapevi che...

 
...La tasca del pellicano può contenere fino a 12 litri di acqua?
Quando è piena l'uccello non può volare perchè non riesce a mantenere l'equilibrio!
 
...Anche se il tapiro ricorda vagamente un cinghiale, in realtà, è un lontano parente dei rinoceronti e dei cavalli?
 
 
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Domande dei nostri lettori:

  • Perché è importante far applicare il microchip ai cani?

  • Perché il cane è identificato attraverso questo strumento e, grazie alla registrazione del microchip all’interno della banca dati gestita a livello regionale potremo ritrovare il nostro cane in caso di smarrimento.

  • Cosa fare se nasce una cucciolata?

  • Tutti i cani devono essere identificati entro il 60° giorno di vita o comunque prima di qualsiasi cambiamento di proprietà dell'animale. I proprietari delle cucciolate o di cani non identificati possono rivolgersi per l'identificazione entro i tempi prescritti sia al Servizio veterinario dell'ASL di competenza (con pagamento di tariffa per il rimborso dei costi del materiale utilizzato), sia al Medico Veterinario di fiducia autorizzato all'applicazione dei microchip (con pagamento di parcella). Per l'intervento è necessario recarsi all'appuntamento con il cane, portando con sé documento d'identità e codice fiscale.

 

Denisa Sopa

Gli animali più buffi!

L'ornitorinco è un mix insolito tra: anatra, castoro e lontra. L'ornitorinco è tra gli animali più insoliti che si possano trovare in natura. I primi scienziati che ne esaminarono un esemplare, credettero di essere vittima di uno scherzo. L'animale è meglio descritto come un miscuglio di specie più familiari: l'anatra (per il becco e per le zampe palmate), il castoro (per la coda), e la lontra (per il corpo e per il pelo). I maschi sono anche velenosi. Sui talloni delle zampe posteriori hanno speroni pungenti che possono usare per attaccare con il veleno qualsiasi nemico.  Gli ornitorinchi cacciano sott’acqua dove passano molto tempo muovendosi con gli arti anteriori palmati e dirigendosi con quelli posteriori e la coda che usano come timone. Pieghe della cute ricoprono gli occhi e gli orecchi per impedire all’acqua di entrare, mentre le narici si chiudono a tenuta stagna. In questo atteggiamento un ornitorinco può rimanere sott'acqua per uno o due minuti e impiegare il suo becco sensibile per trovare cibo. 
Questo mammifero australiano si nutre perlustrando il fondo dei fiumi. Con il becco aspira insetti e larve, crostacei e vermi insieme a sassolini di ghiaia e fango. Tutto questo materiale viene immagazzinato nelle tasche guanciali e in superficie macinato. Gli ornitorinchi non hanno denti, quindi i sassolini di ghiaia li aiutano a "masticare" il pasto. Sulla terra, l'ornitorinco si sposta in modo un po' più goffo. Tuttavia, la membrana interdigitale delle zampe si ritrae facendo uscire fuori le unghie e permettendo all'animale di correre. L’animale usa le unghie e le zampe per costruirsi sulla riva la sua tana di terriccio.

L'aye-aye vive esclusivamente nell'isola di Madagascar. A prima vista, questo raro animale potrebbe non sembrare un primate, sebbene sia imparentato con lo scimpanzè, con la scimmia e con l'uomo. Di color marrone scuro o nero, l'aye-aye si riconosce dalla folta coda, che supera in larghezza il suo corpo. Gli occhi sono grandi, le dita snelle e le orecchie ampie e sensibili. Tutte le dita, tranne gli alluci opponibli, sono dotate di artigli appuntiti che consentono al primate di aggrapparsi ai rami. 

L'aye-aye passa la vita tra gli alberi della foresta pluviale e scende il meno possibile a terra. Essendo un animale notturno, durante il giorno sta raggomitolato tra foglie e rami. I nidi del primate, collocati nelle diramazioni di grandi alberi, hanno l'aspetto di sfere chiuse con un solo buco per entrare. Mentre sta sospeso nell'aria, l'aye-aye picchia sugli alberi con il lungo dito medio e tende l'orecchio alle larve di insetto che rodono il legno e si muovono sotto la corteccia. Usa lo stesso dito per estrarre la preda, oltre che per raccogliere la polpa di noci di cocco e altri frutti che integrano la sua dieta a base di insetti. Molti degli abitanti del Madagascar considerano gli aye-aye come animali di cattivo auspicio, ragione per cui sono stati spesso uccisi a vista. Questa forma di caccia, unitamente alla distruzione dell'habitat, ha messo la specie gravemente a rischio. Oggi l'aye-aye è protetto da apposite leggi.

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La fattoria degli animali è un settimanale online creato per un progetto universitario del corso Editoria Multimediale dell'Università di Pavia.

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